Coworking e condivisione
- On 2 May 2016
La realtà dei coworking – che fino a pochissimi anni fa era considerata utopistica e spesso irrisa – si sta diffondendo a macchia d’olio anche in aree geografiche tradizionalmente meno all’avanguardia (ne è nato uno anche in Kazakistan) e si sta trasformando in un vero e proprio fenomeno globale.
Anche noi abbiamo fatto questa scelta, che agli occhi di molti era parsa “coraggiosa” (leggi incosciente), ma a distanza di 3 anni possiamo affermare di essere non solo soddisfatti, ma anche più entusiasti di quando siamo partiti.
Sì, perché oltre ai benefici noti ciò che consideriamo il vero valore aggiunto di una soluzione di questo genere è la condivisione intesa in senso ampio.
Per noi condividere significa scambiare idee, creatività e competenze diverse e/o complementari, essere aperti ed “esposti al contagio” di nuove visioni, tendenze e stili di pensiero. Ma anche intessere relazioni, conoscere nuove persone (prima che professionisti), imparare dagli altri e mettere al servizio di una comunità le proprie e le altrui risorse, in un sano flusso di interscambio.
Condividere – nell’era dello “sharing” – significa quindi non solo essere al passo coi tempi ma soprattutto mettere a disposizione anche dei nostri clienti i benefici stessi della contaminazione innovativa.
Non da ultimo, ma vantaggio non meno importante, avere sempre a disposizione, nella caffetteria condivisa, una tazza di caffè ed una fetta di torta appena sfornata per addolcire le nostre riunioni.
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